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Guidonia Montecelio, Roma, Italy
Siamo psicoterapeuti sistemico relazionali. La nostra attenzione professionale si concentra sulle relazioni che rappresentano il canale attraverso cui costruiamo e scopriamo noi stessi nel meraviglioso intreccio di storie e di vissuti che nutrono il quotidiano e raccontano di ognuno di noi.

lunedì 26 maggio 2014

Ansia e attacchi di panico: un problema attuale


L’ansia è uno stato comune a tutti, tutti noi la conosciamo, poiché ci accompagna nel quotidiano nell’affrontare gli impegni e le responsabilità di tutti i giorni. E’ anche utile perché permette di adattarsi al mondo esterno e ai suoi cambiamenti. Soglie molto alte di ansia, invece sono un campanello d’allarme che ci avverte che ci troviamo in una fase difficoltosa dalla quale non riusciamo ad uscire, un momento molto stressante e di grave empasse. L’attacco di panico (DAP – Disturbo da attacco di panico, dal DSM-IV Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) è la manifestazione psicopatologica più comune legata all’ansia e costituisce la manifestazione in assoluto più violenta in cui si scatenano veri e propri sintomi ansiosi in un breve arco di tempo.
L’attacco di panico è una manifestazione psicopatologica di cui attualmente si parla molto, perché molto comune. Crediamo che fosse comune anche in passato ma probabilmente non ne veniva fatta una corretta diagnosi, poiché a causa dei suoi sintomi, molto simili ad un disturbo fisico, può non essere facilmente identificabile.
I pazienti che si rivolgono ad uno psicologo manifestando sintomi tipici di DAP o problemi di ansia in genere, solitamente hanno una storia clinica ampia alle spalle e un iter medico travagliato: dal pronto soccorso, al medico di base, fino a specialisti come neurologi e cardiologi. I sintomi di un attacco di panico sono molto simili a delle reali patologie fisiche: si manifestano infatti sudorazione, palpitazione, difficoltà respiratorie, tremori, vertigini, senso di soffocamento, sensazione di svenimento. I pazienti durante l’attacco avvertono la sensazione di correre un grave rischio per la salute e riferiscono di aver creduto di stare per morire.
Generalmente il primo attacco di panico nella vita di una persona si manifesta inaspettatamente, per cui ci si spaventa molto perché si ha la sensazione di perdere il controllo della propria persona e di essere in balia di qualcosa di più grande che inevitabilmente porterà alla perdita di coscienza o alla morte. Quando diciamo che comincia senza preavviso intendiamo dire che un attacco di panico potrebbe insorgere anche mentre si svolgono attività relativamente tranquille e quotidiane come guidare o stare seduti a un tavolo.
Non è l’attacco di panico ad essere pericoloso di per sé (a meno che non si perda il controllo e ci si trovi in una situazione potenzialmente pericolosa), poiché si tratta di episodi passeggeri. Sono pericolosi gli effetti sulla vita sociale delle persone che può deteriorarsi o portare ad altre complicazioni, come la depressione, l’abuso di psicofarmaci e l’incapacità di affrontare il mondo esterno.
L’attacco di panico è fondamentalmente la paura di aver paura, la paura di morire, la paura di impazzire.  Le persone che ne soffrono  tendono ad associare e a spiegare il panico con il luogo e le condizioni in cui questo si verifica: se si è verificato mentre erano alla guida di un automobile, è probabile che smetteranno di guidare. Lo stesso, eviteranno cibi e bevande di un certo tipo, oppure non andranno più in determinati luoghi.
Le condizioni possono essere molto diverse tra loro, anche se spesso l’attacco di panico si manifesta quando il paziente si sente costretto in una certa situazione come un mezzo di trasporto, la metropolitana, l’aereo, la macchina, o situazioni che sembrano costringere in uno stato senza via di uscita come un ingorgo o un posto chiuso, o al contrario, in ambienti aperti in cui ci si sente spaesati e senza punti di riferimento.  

Esiste una terapia per gli attacchi di panico? Chi scrive non ha una formazione medica, per cui non verrà consigliata alcun tipo di cura farmacologica tramite questo articolo, anche se i dati acquisiti dimostrano che è una delle vie maggiormente praticate da chi soffre di tale disturbo, ed è anche la più facilmente accessibile. Il primo passo che spetta ad una persona affetta da attacchi di panico è quello di chiedere aiuto ad uno specialista, sia esso medico (possibilmente specializzato in disturbi mentali) o psicoterapeuta. E’ indispensabile che vi sia una diagnosi, e una decisione condivisa sulle modalità di intervento. Bisogna mettere in gioco se stessi e la propria ansia ed affidarsi al professionista per venire a capo del disagio che ha provocato gli attacchi. La psicoterapia è un percorso tortuoso e anche doloroso, ma può nel tempo favorire una elaborazione del proprio malessere e una graduale risoluzione del problema.

dott. Fabio Bentivegna