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Guidonia Montecelio, Roma, Italy
Siamo psicoterapeuti sistemico relazionali. La nostra attenzione professionale si concentra sulle relazioni che rappresentano il canale attraverso cui costruiamo e scopriamo noi stessi nel meraviglioso intreccio di storie e di vissuti che nutrono il quotidiano e raccontano di ognuno di noi.

lunedì 28 aprile 2014

Quando chiedere aiuto allo psicologo

“Se quando stiamo male sappiamo a chi dirlo siamo fortunati”
(W. Di Gemma)



Sebbene corra l’anno 2014, la figura professionale dello psicologo è ancora percepita come il “dottore dei matti”, colui a cui ricorrere soltanto in caso di strane patologie mentali, di depressioni gravi e chissà quant’altro.
In realtà lo psicologo può aiutare in casi meno complessi, nei momenti di disagio, quando cioè si avverte un malessere dovuto a problemi familiari, difficoltà lavorative, lutti. E in tutte quelle situazioni in cui si ha difficoltà a riconoscere e gestire delle emozioni spiacevoli che creano disagio.

Lo psicologo mette a disposizione competenze teoriche e tecniche, lavora assieme alla persona per rafforzare le sue capacità di gestire determinate problematiche, offre comprensione empatica, non giudica ma accetta a persona per quello che è.
E’ però alla persona che spetta il compito più impegnativo: usare gli strumenti forniti dallo psicologo per vivere al meglio la propria vita.
Lo psicologo non può fare psicoterapia, per cui si limiterà a degli incontri di consulenza e supporto psicologico e sarà egli stesso che valuterà la necessità di un intervento psicoterapeutico che dovrà delegare ad un collega Psicoterapeuta.

Vi sono vari approcci di psicoterapia e la ricerca del professionista “giusto” dovrebbe essere mirata anche a trovare l’approccio migliore per le proprie necessità.
Gli approcci teorici in Psicoterapia sono davvero tanti e generalmente chi cerca un terapeuta non è a conoscenza degli stessi e delle loro differenze.
Facciamo un brevissimo riassunto: coloro che vogliono fare chiarezza sul proprio passato, la propria storia, le proprie dinamiche evolutive interiori, potrebbero essere interessati ad un approccio di tipoPsicodinamico, Psicanalitico.
Coloro che non sono interessati al proprio passato ma vogliono cambiare modo di comportarsi e di pensare nel presente potrebbero essere interessati ad un appoccio di tipo Cognitivo, Comportamentale o Strategico.
Coloro che vogliono lavorare non solo individualmente ma anche sulle proprie relazioni familiari, potrebbero scegliere un approccio di tipo Sistemico Relazionale.

Una volta valutata la possibilità di rivolgersi allo psicologo, bisogna sceglierlo tra i tanti e contattarlo.
Come si fa?
Per prima cosa bisognerà raccogliere un po’ di nominativi tramite vari canali: medico di base, passa parola, internet, giornali, pagine gialle, pubblicità…
Ogni psicologo afferisce all’Ordine Nazionale degli Psicologi (www.psy.it) e a quello regionale e le liste sono pubbliche e consultabili.  

Se uno psicologo è anche terapeuta, negli elenchi dell’Ordine questo sarà specificato.


Il secondo passo sarà quello di contattarlo, tramite email, telefono, e sottoporre il proprio caso e ovviamente anche cercare di togliersi i principali dubbi in merito al percorso da intraprendere, in primis il costo delle sedute.
Uno dei maggiori deterrenti nel ricorso a delle cure psicologiche è il costo delle sedute; è infatti un grosso mito da sfatare proprio quello che le sedute di psicoterapia siano molto care, quindi da evitare.

Il costo che un colloquio psicologico può avere è piuttosto variabile.
Il D.L. 4/7/2006 n. 233 c.d. (Decreto Bersani) ha abolito la tariffa minima per le prestazioni psicologiche.

Gli ordini regionali degli psicologi forniscono comunque delle indicazioni orientative sui costi delle prestazioni psicologiche. Alla voce “seduta di consulenza e/o sostegno psicologico individuale” corrisponde una tariffa minima di 35 euro e massima di 115.
In ogni caso, il professionista psicologo psicoterapeuta è tenuto ad informare il cliente in dettaglio su costi e durata (orientativa) del percorso.

Una volta contattato e conosciuto di persona lo psicologo è bene cercare di capire se si è trovata la persona giusta per il proprio disagio, per le proprie emozioni, e anche per le proprie tasche.
Uno psicologo/psicoterapeuta “bravo” per alcuni può non esserlo per altri. La scelta è assolutamente personale, deve scattare la scintilla per scegliersi, per trovarsi a proprio agio, per potersi affidare.

Fermo restando che si tratta sempre di persone professionalmente valide e competenti, non possiamo in questo breve scritto orientare la scelta, poiché l’empatia, la fiducia e l’ascolto sono sensazioni che vanno provate e vissute personalmente.

dott.ssa Marianna Padovano

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