Oggi vogliamo presentare la
Psicoterapia Familiare. Il modello alla base di questa terapia è il modello
Sistemico Relazionale. Quindi andremo a parlare, come il nome stesso del
modello lascia intendere, di Sistemi e di Relazioni.
Il biologo Von Bertalanffy negli ormai
lontani anni trenta definiva un sistema
come un complesso di componenti in relazione e aggiunge che qualsiasi
cambiamento nel sistema modifica ogni singola parte. Il modello sistemico,
infatti propone un movimento circolare di parti che si influenzano a vicenda.
Secondo l’approccio Sistemico
Relazionale il disturbo non è mai del singolo, ma il sintomo del singolo
componente deve essere inteso come campanello d’allarme di un sistema di
comunicazione e di relazione disfunzionale.
Il sistema per eccellenza, all’interno
del nostro lavoro è la FAMIGLIA.
La famiglia è il sistema relazionale
primario nel processo di individuazione, crescita e cambiamento dell’individuo. È la matrice dell’identità.
Ogni famiglia ha una sua vita in divenire che
si snoda attraverso vari passaggi e tappe evolutive che contraddistinguono il
cosiddetto CICLO VITALE.
In ogni fase del ciclo vitale la famiglia si trova ad affrontare una situazione nuova che richiede una ristrutturazione della trama dei rapporti tra i suoi membri. Quando la famiglia non riesce ad attuare il cambiamento si può scatenare una CRISI che si manifesta con la comparsa di un sintomo in uno o più dei suoi componenti. Il sintomo, per quanto possa essere localizzato in un solo membro della famiglia, è in realtà espressione dello stato dell’intero sistema in una fase del suo ciclo vitale.
In ogni fase del ciclo vitale la famiglia si trova ad affrontare una situazione nuova che richiede una ristrutturazione della trama dei rapporti tra i suoi membri. Quando la famiglia non riesce ad attuare il cambiamento si può scatenare una CRISI che si manifesta con la comparsa di un sintomo in uno o più dei suoi componenti. Il sintomo, per quanto possa essere localizzato in un solo membro della famiglia, è in realtà espressione dello stato dell’intero sistema in una fase del suo ciclo vitale.
LA TERAPIA
Di
solito ciò che spinge una famiglia ad intraprendere una terapia sono i sintomi
di uno dei componenti.
Di fronte a un evento
nuovo che prevede un cambiamento una famiglia deve cercare al proprio interno
le risorse per ristrutturarsi, ed affrontare il cambiamento. Può talvolta
capitare di trovarsi di fronte una famiglia rigida che ha più difficoltà e si
pone in un atteggiamento di difesa del proprio equilibrio che le impedisce di
proseguire nello sviluppo armonico normale.
Lo scopo della
diagnosi e dell’intervento sistemico diventa quindi quello di ricreare basi
relazionali alternative attraverso le quali le famiglie possono generare e/o
ritrovare le proprie risorse. Per il terapeuta sistemico il cambiamento avviene
quando si ha una trasformazione del sistema che sviluppa una nuova capacità dei
membri della famiglia di scegliere modi alternativi di relazione. La funzione
del terapeuta familiare è di aiutare il paziente designato e la famiglia facilitando
la trasformazione del sistema.
La terapia sistemico
relazionale non mira alla risoluzione del sintomo, ma al CAMBIAMENTO. Il
concetto di cambiamento e di trasformazione in terapia riguardano movimenti ad
ampio raggio che si attuano nel tempo.
Il lavoro con la
famiglia è sulla relazione, sul
vissuto di ognuno che viene confrontato col vissuto degli altri. Il terapeuta
deve essere in grado di contenere il dolore aiutando la famiglia a dargli un
significato. Il cambiamento avviene man mano che la famiglia affronta i propri
limiti poiché per il sistema è intollerabile essere fragile.
Il
cambiamento avverrà soltanto quando si prenderà coscienza che esistono
transazioni alternative migliori, fornendo l’esperienza di una realtà più
estesa e creando il potenziale e le risorse per evolvere.
Marianna Padovano
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